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Festa amara per l'ultima proiezione del Cinema Maestoso: "Non vogliamo che chiuda"

Organizzata una festa per scongiurare la chiusura definitiva del primo multisala di Roma ed il licenziamento collettivo dei dipendenti

Domenica 3 giugno rappresenta uno spartiacque. Il primo multisala realizzato nella Capitale cala la saracinesca.  Una scelta obbligata, data l'assenza di un adeguato impianto di climatizzazione. Questa volta però, la riapertura  a settembre del Cinema Maestoso è tutt'altro che scontata.

La vicenda

Circuito Cinema ha infatti deciso di rinunciare all'attuale gestione dello stabile. Le chiavi saranno di conseguenza riconsegnate alla proprietà ed otto lavoratori dell'azienda saranno licenziati. Un epilogo, quest'ultimo, che non si è riusciti a scongiurare. Non è bastata una raccolta firme sottoscritta da quasi tredicimila persone ed a poco sono valsi anche gli appuntamenti istituzionali che finora si sono succeduti. Si punta quindi sul coinvolgimento territoriale. Per questo infatti è stata organizzata una festa, domenica 3 giugno.

La festa a sostegno dei lavoratori

"Oggi è l’ultimo giorno perché da domani la società gestrice riconsegnerà le chiavi, chiudendo di fatto il Maestoso – ha ricordato Valeria Vitrotti, capogruppo Pd al Municipio VII -  Abbiamo pensato ad un pomeriggio di manifestazione insieme ai lavoratori e cittadini con artisti di strada e animazione per bambini. Seguirà, alla 20, la proiezione dell'ultimo film del Maestoso. Questo – ha aggiunto la consigliera democratica – è il modo che abbiamo scelto per ribadire forte e chiaro il nostro no alla chiusura di questo cinema".

Le promesse 

Dal fronte capitolino, la presidente della Commissione Cultura Eleonora Guadagno (M5s) aveva annunciato l'impegno della propria commissione "all’atto della successiva assegnazione della gestione del Cinema, a promuovere e perorare il reintegro e la piena valorizzazione delle risorse umane e lavorative che hanno già acquisito esperienza e competenza nelle sale del Maestoso". Una promessa che non era stata ritenuta adeguata alla situazione. "La vicenda del Maestoso è l'ennesima dimostrazione della scarsa sensibilità della Giunta Raggi al tema della cultura, come accaduto già nel diverso caso del Cinema America - ha obiettato il portavoce romano dei Verdi Guglielmo Calcerano -  Per rilanciare il settore occorre prevedere agevolazioni e semplificare le procedure per l'apertura di piccoli spazi di ristorazione, bar o bistrot, nelle sale. Servono cioè interventi concreti".

La trattativa in corso

Nel corso della settimana anche la Regione, dopo il Municipio VII e la Commissione cultura del Campidoglio, si era interessata alla questione. I sindacati, i lavoratori e l'azienda si sono seduti attorno ad un tavolo ed hanno ripercorso le tappe della vicenda. "La società ha spiegato che era intenzionata ad acquistare o a prendere in gestione i locali, ma non avendo raggiunto un accordo – ha racconta Francesco Abalsamo, un impiegato del Maestoso – ha deciso di restituire le chiavi ed avviare la procedura di licenziamento collettivo". Quest'ultima riguarderà otto dipendenti del Circuito Cinema. "La Regione, ha proposto all'azienda di considerare l'utilizzo di un ammortizzatore sociale"  ha fatto notare Abalsamo. L'obiettivo è quello di garantire i dipendenti di Circuito Cinema fino al prossimo passaggio di consegne. Ma non è scontato che ciò accada nè, tantomeno, che a settembre il Multisala di viale Appia Nuova torni in funzione.

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