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Caffarella: si torna a temere l’esondazione dell’Almone

Il fiume che attraversa anche il parco della Caffarella, non ha ricevuto la necessaria manutenzione. I residenti dell'Appio Latino, preoccupati per quanto visto accadere a Genova, tornano in pressing sulla Regione

Non si sono registrati concreti passi in avanti nella manutenzione del fiume Almone. Aver rimosso la diga di plastica formatasi sotto un ponticello nel parco, non ha risolto il problema. Potrebbero tornare, perché ancora non sono stati più individuati gli scarichi abusivi. E poi, quanto visto in queste settimane a Genova, non fa dormire sonni tranquilli a molti residenti.

GLI INCONTRI CON LA REGIONE - Segnali confortanti, non sembrano arrivare dall’amministrazione. La Presidente dell’Associazione di volontariato Amici del Parco della Caffarella, nel fare il punto della situazione, ha espresso forte preoccupazione per lo stato del fiume. “Il 14 ottobre c’è stato il  quarto incontro  in un anno con la nuova Direzione Regionale Ambiente e, in precedenza, con l’Assessorato Regionale all’Ambiente” scrive Rossana De Stefani. Il dato allarmante è che “praticamente nulla di quanto promesso fin dall'ottobre 2013 è stato accolto, pur se a costo zero per l’amministrazione”.

INTERVENTI DISATTESI - In altre parole “non sono stati concordati con la Provincia  - spiega De Stefani, Presidente dell'Associazione - i sopralluoghi da parte  delle Guardie Provinciali sull’alveo del fiume per l’individuazione degli scarichi abusivi; non sono state richieste all'ARPA-Lazio le analisi sulle acque del fiume; non è stata fatta una nuova Delibera di Giunta per cancellare quella vergognosa del 2004 che escludeva l’Almone dai fiumi da monitorare”.

RISCHIO ESONDAZIONE - La preoccupazione dell’Associazione che da qualche decade si prende cura del parco, nasce da una considerazione stringente. “Se sono bastate 2 ore di pioggia per far esondare l'Almone  ai primi di ottobre – riflette De Stefani -   cosa potrà accadere in caso di precipitazioni molto più abbondanti e violente assai probabili dopo una lunga estate come questa?  Un'ulteriore esondazione dell'Almone inquinato,  contaminerebbe gravemente l'ambiente circostante” E l’ambiente circostante è il preziosissimo parco della Caffarella. “ Non va dimenticato inoltre che il fiume è stato intubato dalle amministrazioni precedenti sotto gli abitati di Ciampino e Quarto Miglio e la recente alluvione di Genova, causata proprio da un corso d'acqua minore intubato, dovrebbe pure aver insegnato qualcosa!

IL PRESSING SULLE ISTITUZIONI  - Cosa fare dunque? Per l’Associazione la strada da seguire è semplice: mandare un’email al Presidente Zingaretti o alla sua segreteria. Un segnale forte, uno sprone  affinchè possano essere messi a disposizione i  “5 milioni di euro quantificati dalla Direzione Ambiente  per un definitivo risanamento del fiume. Se ci sta veramente a cuore la tutela del fiume – conclude il ragionamento la Presidente dell'Associazione amici della Caffarella  -  solo impegnandoci direttamente possiamo sperare di salvarlo e con esso di tutelare il suolo e le sorgenti della Caffarella, tutte gravemente inquinate a causa di quella fogna che è l’Almone”.

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