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Appio Latino Appio Latino / Via Gino Capponi

Mercato Alberone, cittadini denunciano lentezza e opacità: "Vogliamo il trasferimento"

Progetti la cui approvazione si trascina da un dipartimento all’altro e nessuna certezza sugli spazi destinati al Municipio. CdQ Alberone: “Questa storia va avanti da troppo tempo, siamo molto amareggiati”

Niente trasferimento entro l’anno per il mercato dell'Alberone. Gli uffici capitolini stanno ancora esaminando il progetto. L’unica certezza, per il momento, è che i banchi resteranno al loro posto per tutto il 2020.

Poche certezze

La commissione Lavori pubblici che il Municipio VII ha organizzato per fare luce sul laborioso trasferimento non ha dissipato i dubbi. Gli operatori restano a lavorare sull'attuale sede stradale. E non è chiaro ancora per quanto tempo. “Quello che ci preoccupa è che quell’intervento non sembra sia affatto prioritario per quest'amministrazione” si lamenta Carla Toni, presidente del Comitato di Quartiere Alberone. Eppure se ne parla da moltissimi anni.

Le trasformazioni urbanistiche

Per consentire lo spostamento e la successiva riqualificazione delle strade che continuano ad ospitare il mercato, il quartiere ha dovuto rinunciare all'ex deposito Stefer. Al suo posto è stato realizzato un edificio, l'Appio I, che ospita anche il centro commerciale Happio. Quell'edificio esiste perchè, al suo interno, vi dovevano essere sistemati i box che restano su via Capponi e via Valesio. “Noi speravamo che l’allineamento politico tra Comune e Municipio potesse contribuire a mandare in porto un’operazione che è partita con l’amministrazione di Alemanno. Invece, purtroppo non è accaduto e noi – ha  dichiarato la presidente del Comitato di Quartiere – ne siamo decisamente amareggiati”. 

I tempi della burocrazia

Il progetto che prevede lo spostamento dei 72 operatori dentro all'Appio I è ancora al vaglio. Dal Dipartimento Programmazione urbanistica la responsabilità di valutarlo è passata al Dipartimento Simu. Poi fatte le opportune modifiche dovrà essere messo anche a bando.  Quando? Sicuramente non a breve. “Nel corso della commissione è stato spiegato che il progetto è stato preso in visione da poco” fanno sapere dal Comitato di Quartiere. Ma già il 25 febbraio l’assessore municipale al Commercio aveva annunciato che, il progetto stesso, era appena stato girato da un dipartimento all’altro. “La sensazione che abbiamo ricevuto è che ci sia un rimpallo che, per quanto ci riguarda, è inaccettabile”.

Gli spazi pubblici

C’è anche un’altra questione che sta particolarmente a cuore ai cittadini. Riguarda la destinazione di alcuni spazi interni all’edificio che ha preso il posto dell’ex Stefer. Già all’epoca della consiliatura di Marino il tema era stato sottoposto all’attenzione del Sindaco, cui si era chiesto conto dell'operazione. “Non sappiamo più neppure quanti siano i metri quadrati di superficie destinati al Municipio” ha chiosato l’attuale presidente del Comitato di Quartiere. Sull’utilizzo di quei locali, un’opera a scomputo, si era registrato in passato una divergenza di vedute. Il Comitato di Quartiere desiderava vi venisse creato uno spazio culturale. L’amminitrazione invece propendeva per una palestra sociale. Nel dubbio resta tutto serrato. Lockdown. Ma questa volta non a causa del nuovo Coronavirus.
 

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