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Caffarella: cinquecento cittadini chiedono l'ampliamento del parco. Da Raggi nessuna risposta

Sulle aree espropriate e rimaste ai vecchi proprietari regna il silenzio

Per l'ampliamento del parco della Caffarella si dovrà ancora attendere. Anche se non è chiaro quanto. Per ora i cittadini che ne chiedevano conto, hanno pazientato. Hanno scritto alla Sindaca, per chiedere conto degli 11 ettari già espropriati dal Comune e che fanno parte a tutti gli effetti dell'area verde ma, complice l'inerzia di tutte le amminsitrazioni capitoline degli ultimi 10 anni, restano in dotazione precaria agli ex proprietari e quindi chiuse al pubblico.

L'inerzia del Campidoglio

Hanno pazientato quattro mesi. Centoventi giorni, dunque il doppio rispetto a quanto previsto dal regolamento capitolino. Eppure i cittadini che a giugno chiedevano una risposta alla Sindaca Raggi non l'hanno ancora ricevuta. Le oltre 500 firme, tutte certificate dal'Ufficio Elettorale, sono state ignorate. Così come i tre solleciti inviati al Campidoglio che, in termini di regolamento, avrebbe dovuto inoltrare risposta scritta. Per ora, nonostante il passaggio in una commissione congiunta di Roma Capitale svoltasi nel dicembre del 2016 ed a dispetto dell'interessamente del Municipio VII, dalle istituzioni capitoline non si ricevono altri segnali incoraggianti.

Le richieste dei romani

Cinquecentodiciannove cittadini avavano chiesto alla Sindaca di rispondere in merito ad aree della Caffarella di enorme valore storico-artistico e naturalistico. Tra queste ultime va annoverato un laghetto e la zona umida dell'Acquataccio. Sul piano archeologico invece, vale la pena citare il sepolcro di Geta ed un fienile del XVIII secolo. Ricchezze inaccessibili perchè, sebbene le aree siano state espropriate nel 2005, sono successivamente state lasciate ai vecchi proprietari. I cittadini avevano inoltre chiesto conto dello stanziamento, avvenuto 6 anni fa,  di un milione di euro per interventi di manutenzione del parco. Soldi mai spesi, ma che tornerebbero utili per migliorare la fruzione della Caffarella.

Mail bombing

In assenza d'interlocuzione, si preparano ora ad invadere il Campidoglio con email di protesta. Dal Comitato per il parco della Caffarella si invitano infatti gli altri cittadini a partecipare ad un pacifico "mail bombing". Perchè, come osserva la presidente Rossana De Stefani "più saremo, più mail invieremo, maggiori saranno le possibilità che la Sindaca finalmente risponda".

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