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Appio Latino Cinecittà / Via Lemonia

Pasquetta da record al Parco degli Acquedotti: "Superate le 20.000 presenze"

Caffarella e Parco degli Acquedotti presi d'assalto per Pasquetta. Di Vico (Volontari Parco Acquedotti): "Non c'era un centimetro quadrato di spazio libero. In tanti anni, mai vista tanta gente"

C’erano una volta i pratoni del Vivaro. La località, tra quelle dei Castelli, risultava essere la più gettonata per le classiche “scampagnate” di Pasquetta e del Primo Maggio. Con il tempo e soprattutto negli ultimi anni, i romani hanno modificato le proprie abitudini. Complice la riqualificazione delle aree verdi urbane, l’interesse per la gita fuori porta si è ridimensionato. Meta privilegia di picnic e barbecue, sono diventati i parchi della Caffarella e degli Acquedotti.

COSE MAI VISTE - “Ieri sembrava di stare nella valle padana: il sole era stato offuscato da una fitta coltre grigia generata dalle braci – scherza Luciano Di Vico, storico volontario del Parco degli Acquedotti – Ma in tanti anni non ho mai visto una cosa del genere. Le auto erano incolonnate fino a Statuario, non c’era un centimetro quadrato di spazio libero nel parco. Mai vista tanta gente: se negli anni scorsi erano accorse 15-20mila persone, quest’anno sono state molte di più”.

SI PUO' MIGLIORARE - Sul fronte della Caffarella, dov’è presente un’area barbecue, l’affluenza è stata altrettanto alta. Il bel tempo non ha tradito le aspettative ed i romani non si sono lasciati pregare. Nella zona deputata ai bracieri, sono stati allestiti campi da pallavolo e tantissimi gazebi. Dunque anche nel polmone verde dell' Appio Latino, le presenze per Pasquetta sono state notevoli. L’assenza invece dei cestini, non ha provocato lo sfacelo cui in passato si era assistito. Le campagne che il Parco Regionale dell’Appia Antica sta realizzando negli ultimi anni, qualche risultato lo stanno producendo. Tuttavia si può migliorare, tentando di prevenire i comportamenti sbagliati. Ad esempio aumentando, in occasione dei pic-nic primaverili, il numero di cassonetti presenti nelle aree d'accesso dei parchi. Ieri ad esempio, la maggiore concentrazione d'immondizia si è verificata all'ingresso di via della Caffarelletta. Decine di sacchetti sono stati abbandonati attorno all'unico cestino presente. Forse, con la presenza di appositi cassonetti, si poteva evitare quel degrado.

I VOLONTARI - “Stamattina stiamo raccogliendo i sacchetti e le bottiglie lasciate in giro – fa notare Luciano Di Vico – ieri avevamo distribuito molte buste per contenere i rifiuti. Tanti le hanno utilizzate correttamente e sono andati a conferire i rifiuti negli appositi cassonetti fuori, su via Lemonia o via Appio Claudio. Purtroppo non tutti sono stati così educati. Alcuni li hanno abbanonati nel parco dove sono regolarmente presi d’assalto dalle cornacchie. Il risultato è che i rifiuti vengono disseminati in giro e noi dobbiamo andarli a recuperare. E’ un peccato perché si sottrae tempo alle altre attività che svolgiamo all’intero del parco – osserva il volontario – oggi ad esempio dovevamo innaffiare le 200 essenze che sono state piantate qui per attirare le farfalle. E solo per fare quello, ci vogliono quatto ore”.

LE BUONE CONDOTTE - La riqualificazione dei parchi dipende molto dall’impegno di questi infaticabili volontari. I romani che poi occasionalmente ne beneficiano per Pasquetta o per il 25 aprile, dovrebbero tenerlo in considerazione. “Eppure – ricorda l’Ente Parco dell’Appia Antica – basterebbe che tutti rispettassimo e facessimo rispettare poche ma utili regole di comportamento. A cominciare dalla gestione dei barbecue” che “si possono accendere solo ed esclusivamente nell'area segnalata ed indicata nella mappe”. Anche per evitare quell'effetto “Valle Padana” che giusto ieri è stato osservato.

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