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Parco della Caffarella: nel fiume Almone è rimasta solo la plastica

Doveva svolgersi a maggio la rimozione della diga che continua ad ostruire l'Almone. Bottiglie e contenitori di plastica sono sempre lì, nonostante le promesse. Non conosce vacanze, invece, il civismo dei volontari

Il fiume Almone continua ad essere una discarica. La situazione non migliora, nonostante l’impegno dei cittadini che, su impulso del Comitato Parco della Caffarella, hanno provato a far sentire la propria voce. Eppure le premesse erano parse buone. L’avvio dei lavori sul  collettore fognario di Quarto Miglio, aveva nutrito la speranza, in molti residenti, che le cose stessero cambiando. Così non è stato.

RISCHIO ESONDAZIONE - La diga di materiale plastico sotto al ponticello, sembra aumentare a vista d’occhio. Non si capisce in che modo possa continuare a crescere, né soprattutto come faccia a passarvi ancora qualche goccia d’acqua.  Ma lo spettacolo, oltre che desolante, genera preoccupazione. “Solo nell'ultimo anno  sono stati tanti i morti connessi alle esondazioni dei corsi d’acqua minori ostruiti; ma tutto ciò non sembra aver insegnato nulla ai nostri amministratori” ricorda il Comitato Parco della Caffarella, citando i casi delle Cinque Terre, di Olbia e di Refrontolo.

PROMESSA DISATTESA - A proposito di amministratori, c’è una promessa che era stata fatta, e che è risultata del tutto disattesa. “Purtroppo, malgrado le centinaia di fax inviati dai cittadini, permane ancora il tappo di rifiuti e con il caldo il fetore  sul fiume Almone e questo  - osserva il Comitato  -nonostante l'impegno preso dal Comune e dalla Protezione Civile di rimuovere l'ostruzione entro lo scorso mese di maggio”.

IL LAVORO DEI VOLONTARI - Fortunatamente ci sono i cittadini, il cui senso civico non sembra esser andato in ferie. “Il 1° agosto 3 volontari del Comitato per il Parco della Caffarella hanno sfalciato tutta la vallecola sottostante Largo Tacchi Venturi” tutta l'area cani e la zona di fronte a via Bartoloni” fa sapere il Presidente Rossana De Stefani.  L’operazione, se è stata resa possibile dalla generosità dei cittadini che hanno donato il 5 x 1000 all’associazione, con cui è stato comprato un trattor, e è anche vero che senza “il volontario Marcello Romano che ha lavorato dalle 11 alle 19”  non sarebbe stato possibile. Il Comitato, dalla propria pagina facebook lo ringrazia. La Caffarella pure.

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