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Villa Lazzaroni, al lavoro per la riapertura del teatro: è partita la ricerca d’un concessionario

Avviata l’indagine di mercato per l’affidamento del teatro di Villa Lazzaroni. Ass. De Santis: “In un momento così difficile, auspichiamo rappresenti un messaggio di rinascita”

C’è tempo fino al primo giugno per presentare la propria offerta. Il Municipio VII si è messo alla ricerca del concessionario cui assegnare la gestione del Teatro di Villa Lazzaroni.

Lo spazio da gestire

La ricerca, avviata seguendo la formula della manifestazione d’interesse, è finalizzata all’individuazione di un soggetto disposto ad un affidamento della durata di dodici anni, eventualmente rinnovabili. A disposizione avrebbe una sala teatrale di 560 metri quadrati, cui si aggiungono le superfici destinate al palco, agli ambienti a supporto dei camerini, al foyer, ai servizi igienici ed allo spazio bar.

Il futuro concessionario avrà a disposizione anche la cosiddetta sala “Marco Aurelio” uno spazio di circa 50metri quadrati che si trova separato rispetto all’immobile principale. Il concessionario dovrà completare l’acquisto degli arredi e della strumentazione tecnica mancante. I fondi a disposizione per la ristrutturazione del teatro, infatti, non hanno consentito di fornirlo anche di sedie e del necessario impianto audio.

Gli oneri per il concessionario

Sono tanti gli oneri che, il futuro assegnatario, dovrà sostenere. Nella manifestazione d’interesse è esplicitamente chiesto infatti di £effettuare corsi di formazione, sia di tipo professionale sia amatoriale, scuola di teatro, arte performative, e  di “condurre attività di carattere artistico, culturale-divulgativo”. Negli ultimi due anni è infatti stato quello l’impiego riservato al teatro di Villa Lazzaroni.Il soggetto che si aggiudicherà la concessione, dovrà inoltre “consentire alle associazioni del territorio, alle scuole e all’amministrazione municipale l’uso della struttura nei tempi e modi determinati dall’amministrazione”.  Un onere che rappresenta sicuramente una buona notizia per le realtà del territorio.  

Le aspettative dei residenti

Per l’associazione Insieme per Villa Lazzaroni già la mera apertura sarebbe un successo. “Per noi è una sconfitta osservare lo stato di degrado o di abbandono in cui versano gli immobili della villa. Penso ad esempio al gabbiotto dell’ex bar o ai bagni che oggi sono almeno stati murati e speriamo un domani vengano anche ripristinati. Per quanto riguarda invece il teatro, visto che ad oggi è utilizzato solo saltuariamente per mostre ed eventi culturali,  se dopo tutta questa attesa riusciremo finalmente a vederlo in funzione, ne saremo sicuramente contenti”. Ma la strada per ottenere questo risultato non è breve.

I prossimi passi

Bisogna innanzitutto vedere se c’è un operatore disposto a sostenere le spese per restituire il teatro alla sua antica funzione. E poi va fatto un bando perché per ora l’amministrazione, scegliendo la strada della manifestazione d’interessi, si è limitata semplicemente a sondare il mercato. “Il nostro auspicio è che, in un momento così difficile a causa del nuovo Coronavirus – ha commentato Elena de Santis, l’assessora alla Cultura ed alle Politiche giovanili del Municipio VII – questo avviso pubblico possa essere visto come un messaggio concreto di rinascita”. E’ sicuramente un primo passo. Ma per arrivare ad una riapertura è necessario, adesso, che gli operatori dello spettacolo manifestino il proprio interessa al teatro di Villa Lazzaroni.
 

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