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Venerdì, 29 Marzo 2024
San Giovanni Appio Latino / Viale Furio Camillo

Via Furio Camillo, tra romanelle e calcinacci è inguardabile

Alberi potati o con rami caduti che rimangono sul marciapiede percorso dalla ciclabile. Una romanella all’asfalto, realizzata probabilmente con le auto in sosta. Questa è la situazione di via Furio Camillo

Furio Camillo, oltre che essere una fermata della linea metropolitana A, è anche un’importante strada che congiunge l’Appia Nuova con la Tuscolana. Pieno di negozi, con un ampio square centrale ed una pista ciclabile, la strada risulta essere tra le più vissute del territorio. Vi passano auto, pedoni, ciclisti e motociclisti. Ed è dunque naturale che, quando si decide di mettervi mano per effettuare operazioni di manutenzione, qualche disagio lo si arrechi.

CALCINACCI E RAMI SPEZZATI - Eppure, quel che abbiamo visto in questi giorni in via Furio Camillo, ci restituisce  la dimensione d’una strada dall’equilibrio permanentemente precario.  Altra cosa, dunque, dal creare momentanei disagi per la sua sistemazione. La prima e più evidente constatazione è che il grosso pino che domina la strada, probabilmente potato di recente, meriti più attenzione. Al contrario, da alcuni giorni, alcune delle fronde che immaginiamo potate, o che diversamente potrebbero essersi spezzate, rimangono in bella mostra sul marciapiede, intralciando anche parte dell’annessa ciclabile. A completare il quadro un mare di sacchetti gialli, dimenticati alla base del pino, pieni di calcinacci. Non sappiamo né perché siano rimasti lì, e neppure da dove provengano. Ma contribuiscono al degrado.

UNA ROMANELLA INGUARDABILE - A peggiorare la situazione, un’operazione di manutenzione stradale che grida vendetta. La classica “romanella”, consistente nella posa d’un nuovo strato d’asfalto sul precedente, già mostra i segni d’un lavoro eseguito male. Il sedime sembra, in molti tratti, una groviera, con buche e crepe d’ogni dimensione. Ma la cosa che lascia più di stucco, è la modalità con la quale è stato steso l’asfalto. Il risultato,infatti,è un dislivello di circa due centimetri tra la parte centrale, rifatta, e quelle laterali, dove le auto parcheggiano a spina di pesce. La cosa lascia supporre che, il lavoro di risistemazione del manto stradale, sia stato eseguito con le auto in sosta. Con risultati tutt’altro che apprezzabili.

Via Furio Camillo: tutto da rifare

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