La campagna elettorale per le primarie capitoline del centrosinistra, continua a riservare sorprese. Questa sera, il giovane candidato socialista alla carica di Sindaco, Mattia di Tommaso, ha denunciato l’affissione di alcuni manifesti davanti l’ingresso del suo comitato elettorare, a pochi passi dalla metro Furio Camillo.

“Il clima volutamente avvelenato che ormai accompagna questi ultimi giorni di campagna elettorale non ha risparmiato neppure chi, come me, vuole tenersi fuori dalle polemiche – ha premesso Mattia Di Tommaso, candidato socialista alle primarie cittadine di centro sinistra  -  Oggi sono rimasto vittima di una inqualificabile e offensiva spedizione punitiva da parte di sostenitori del candidato Davide Sassoli che in sfregio al codice etico appena firmato e alle polemiche di questi giorni, ha imbrattato la sede del mio comitato elettorale di via Appia Nuova 361°, interamente gestito da volontari, sfregiando l’insegna che raffigurava il mio nome e il mio volto. Ricordo inoltre che i locali sono sede di una sezione storica del Partito Socialista Italiano di Roma.”

“Un’altra affissione abusiva che continua a ferire la città di Roma, David Sassoli, non si capisce con quale obiettivo incarica i suoi collaboratori di imbrattare l’ingresso del mio comitato elettorale, dove proprio domenica 24 marzo ho presentato agli elettori il mio programma e le ragioni della mia candidatura – ricorda Di Tommaso -  Così facendo ha offeso me, il mio comitato e l’intera storia del Partito Socialista Italiano, che, in questa storica sezione in più di una occasione ospitò Pietro Nenni e Sandro Pertini. Una storia di battaglie civili, di progresso, di libertà e di giustizia sociale basata sui valori del rispetto, della tolleranza e della civiltà che David Sassoli non ha diritto di infangare in questo modo.”