Decine di ombrelli, neri e rossi, sono stati sistemati nella piazza del Campidoglio.“Contro mafia capitale” lo SCUP mette in campo l’ “antimafia sociale” si legge sul loro dorso. E’ cominciata in un pomeriggio piovoso la protesta degli attivisti della palestra e biblioteca popolare di via Nola.

REALTA' DA DIFENDERE - Al Comune si chiede una cosa molto semplice: fermare lo sgombero e difendere l’esperienza di via Nola. “Lo SCUP- spezza una lancia la Presidente del Municipio VII -  costituisce una delle realtà sociali più significative sorte negli ultimi anni a Roma, che ha permesso nel maggio 2012 di recuperare e restituire agli abitanti di San Giovanni uno stabile tenuto in stato di abbandono, preservandolo da possibili speculazioni edilizie e dando vita a un punto di incontro capace di promuovere numerose attività sportive e culturali e di offrire sportelli di supporto rivolti a tutti”.

L'USO DELLO STABILE - Al posto di una realtà che ospita “laboratori per bambini, un mercatino artigianale e di produttori a km zero; una palestra con dieci corsi per bambini, adulti e anziani – ricordano gli attivisti  – un bar e un'osteria, una ludoteca, corsi e laboratori per bambini ed una web radio, si vorrebbe realizzare un polo commerciale”. Questa sembra esser l’intenzione dell’azienda, la F&F immobiliare che ha acquistato l’immobile, in precedenza pubblico.

UN MODELLO DA PRESERVARE - “Difendere l’esperienza di SCUP, significa soprattutto preservare un modello possibile di sviluppo locale dal basso che ha visto in questi anni l'impiego di professionalità del mondo del sociale, dello sport, della cultura, sempre al servizio di tutti i residenti. Per questo  - ha osservato Fantino - auspichiamo che il Campidoglio possa al più presto trovare una soluzione che tuteli l'esperienza di Scup. Perdere questo spazio, sarebbe una sconfitta per l'intera collettività”.