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Venerdì, 19 Aprile 2024
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San Giovanni, c'è un'altra voragine: il Municipio promette un rapido ripristino

All'angolo tra via Orvieto e via Terni si è aperta una nuova voragine. Il Municipio VII conferma il record negativo: in tre anni decine di casi analoghi. Lozzi (M5s): "Contiamo di risolvere la questione in breve tempo"

Ormai è diventato impossibile tenere il conto. Non basterebbe un pallottoliere per calcolare il numero di voragini che si sono aperte nel Municipio VII. "Negli ultimi tre anni sono state sicuramente più di trenta", ha rimarcato la Minisindaca Monica Lozzi. 

La nuova voragine ed il protocollo

Difficile battere un record che, sabato 30 marzo, si è ulteriormente rafforzato. All'angolo tra via Terni e via Orvieto, nel quartiere di San Giovanni, si è aperta infatti un'altra voragine. C'è un aspetto positivo che si cela dietro al continuo presentarsi di questi cedimenti stradali. Con il passare degli anni il Municipio VII è infatti diventato il più rapido nella gestione di queste emergenze. Vi riesce grazie all'attivazione di una sinergia operativa, prevista in un apposito protocollo voragini. Ed è proprio grazie a quest'ultimo che, anche nel caso di via Terni, sono "immediatamente intervenute sul posto - ha spiegato Lozzi - la Polizia Locale, il nostro Ufficio Tecnico e Acea per la messa in sicurezza dell'area e le prime attività ispettive".

L'intervento di Acea

L'origine del problema, venutosi a creare a pochi passi dallo storico mercato rionale, è stata prontamente  individuata. "La presenza di acqua all'interno della voragine ha reso fin da subito evidente la causa del cedimento: individuato il danno" sui cui, ha fatto sapere la Minisindaca Acea è prontamente intervenuta. "Data la rapidità e l'efficacia dell'intervento – ha infine promesso la presidente del Municipio VII, contiamo di risolvere la questione in breve tempo, riasfaltando il tratto interessato dal cedimento".

Le voragini più insidiose

Il ritorno alla normalità, nel caso di San Giovanni, potrebbe essere questione di pochi giorni. Diversa invece è la condizione in cui versano, nel territorio, altre voragini. E' il caso di quelle apertesi a Villa Lazzaroni ed in via del Mandrione. In entrambe le circostanza infatti, le ispezioni ravvisate, hanno mostrato l'esistenza di una profonda rete caveale. D'altra parte il  territorio, come ricordava spesso l'ex minisindaca Susi Fantino, è ricco di grotte ed ex fungaie. Questa caratteristica morfologica, unita alla presenza di una rete fognaria in molti tratti vetusta, è all'origine dei frequenti cedimenti del manto stradale.

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