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San Giovanni: i comitati cittadini replicano all’abbattimento degli alberi

Nonostante le proteste dei residenti, sono state abbattute in giornata molte alberature secolari. Mentre arriva la solidarietà da ogni parte di Roma, vengono chieste le dimissioni di De Luca (Pd) ed Estella Marino

“Siamo arrivati troppo tardi. Tutti gli alberi secolari sono stati drammaticamente abbattuti senza esitazione alcuna far spazio ai cantieri a San Giovanni della metropolitana C di Roma". E' un grido di dolore, quello levato dal Presidio No discarica Divino Amore,  i cui militanti sono accorsi a San Giovanni per dare supporto ai cittadini incatenatisi.

GLI ALBERI DI VIA SANNIO -La cronaca della giornata ci consegna infatti il triste epilogo di alcune decine d ’alberataure, tagliate per far posto alla futura linea metropolitana di Roma. Un gesto molto criticato per le modalità con cui si è realizzato, che ha provocato la reazione di qualche residente, incatenatosi agli alberi.E successivamente quella di alcuni comitati cittadini, che hanno stigmatizzato l'operazione.

DIMISSIONI DI DE LUCA - "Chiediamo le immediate dimissioni di Athos De Luca, presidente della commissione ambiente di Roma Capitale che a quanto si è appreso,  ha fatto oggi il sopralluogo e invece di sospendere questa strage si è limitato a verificare il progetto di abbattimento approvato – scrivono gli attivisti del Presidio, da sabato promotore della  Costituente dell'Ambiente e della difesa dei Diritti.

DIMISSIONI ASSESSORE MARINO - Ma la rabbia per il taglio degli alberi secolari, non si indirizza solo verso il Presidente capitolino della Commissione ambiente. "Facciamo la stessa richiesta di dimissioni – proseguono dal Presidio –per l'assessore all'Ambiente Estella Marino che, come al solito, è incapace di pronunciare una sola parola o fare un qualsivoglia atto contrario alle decisioni piovute dall'alto dei poteri forti.  Comportamenti inqualificabili e vergognosi, senza alcuna decenza, - aggiunge  il Presidio, che poi conclude affermando-  La vostra responsabilità politica verrà giudicata dalla Costituente dell'Ambiente e della Difesa dei Diritti".

NESSUNA TRASPARENZA - Anche da Roberta Rovelli, portavoce del Comitato NopupINDIGNATI, da anni impegnata nella difesa dei platani di viale Leonardo da Vinci, la situazione va stigmatizzata. “Si sceglie sempre la soluzione più semplice: il taglio delle alberature. E non si lavora mai per tentare di trapiantarle da qualche altra parte. Nessuno mette in discussione l’utilità di una metropolitana che aiuta a togliere un po’ di macchine dalle strade cittadine. E tuttavia non si riescono mai a conoscere i piani, i progetti che stanno alla base di queste operazioni. Ai cittadini non resta che osservare quanto accade, senza che sia prima circolata un’adeguata informazione. Stiamo sempre lì: non c’è trasparenza e senza trasparenza è poi impossibile parlare di partecipazione”.

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