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Appia Antica, Almone: la diga di bottiglie è ancora al suo posto

Dalla Regione parte un appello per chiedere di accelerare l'iter di bonifica dell'Almone. Palozzi (FI): "Il corso del fiume è ancora bloccato da un cumulo di immondizie. Si proceda a completare la bonifica"

La battaglia dei residenti che vorrebbero vedere il Sacro Almone tornare a splendere, a prescindere dallo scintillio plastico dei rifiuti che vi galleggiano, fa breccia in Regione. A chiedere di velocizzare i tempi per la necessaria bonifica, è il vicepresidente della Commissione Ambiente Andriano Palozzi.

LA DIGA DI PLASTICA - “Faccio appello a tutte le istituzioni competenti, ivi inclusa la Regione Lazio, affinché venga rimossa quanto prima la diga di rifiuti, formatasi sul letto dell’Almone, bellezza ambientale da troppo tempo nel degrado – osserva il Consigliere di Forza Italia - Il corso del fiume sacro, che si estende nel Parco regionale dell’Appia Antica, anche ieri in zona Caffarella era letteralmente bloccato da un impietoso cumulo di immondizie che incoccia su un ponticello dell’area naturale, creando un tappo che compromette il normale deflusso dell’acqua.  Il problema è che all’enorme massa di rifiuti plastici si è aggiunta adesso la folta vegetazione cresciuta con i primi caldi intorno lo specchio d’acqua”.

LA MANCATA BONIFICA - Il problema della diga artificiale venutasi a creare, nell’area del parco prossima a via Macedonia, è noto da tempo. La novità rispetto al passato, è data dalla promessa di una sua rimozione. Promessa per ora disattesa. “Qualche settimana fa sul ponte, vicino la diga – ricorda anche il vicepresidente della Commissione ambiente della Regione - era stato apposto un cartello informativo, in cui si leggeva che ‘i rifiuti che le piene invernali del fiume Almone hanno portato in Caffarella saranno rimossi – ricorda Palozzi -  ed inoltre si affermava che ‘l’intervento di bonifica’ sarebbe stato effettuato ‘nel mese di maggio’.  Purtroppo, però, il cartello è scomparso, siamo ormai in pieno giugno e la bonifica procede ahimè a rilento”.

LA BRECCIA - Durante questo fine settimana, come ci informa l’ufficio stampa del Consigliere Palozzi, la diga era ancora al suo posto. Si tratta di un evidente paradosso, soprattutto in considerazione del fatto che la principale barriera, quella frappostasi tra istituzioni e cittadini, in questi ultimi mesi sembrava esser venuta meno. Dopo anni di petizioni, appelli, incontri ed esposti, i volontari degli Amici del Parco della Caffarella, erano infatti riusciti a far breccia. Dapprima in Comune, poi in Regione Lazio. Ottenendo l’avvio dei lavori sul collettore fognario di Quarto Miglio. E ponendo quindi l’attenzione su tutta una serie di questioni, legati alla salvaguardia della Caffarella e del suo fiume.

PROMESSE DA MANTENERE - “È necessario accelerare la ripulitura dell’Almone anche e soprattutto alla luce di quel virtuoso percorso di collaborazione, partito in questi mesi su sollecitazione dei cittadini, e che ha trovato attento ascolto in tutti gli enti coinvolti, finanche nella Regione Lazio - ha riconosciuto il Consigliere Adriano Palozzi - Bisogna fare presto con il completamento della bonifica, vedere l’Almone in queste condizioni non fa certamente onore ad un paese ricco di storia e natura, come il nostro”.

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