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Il centro Happio è realtà: l'Alberone ha un nuovo cuore commerciale

Inaugurato il centro commerciale Happio: 10mila mq di negozi, dislocati su tre livelli. Il progetto di recupero urbano, ancora da terminare, è però più complesso. Prevede un terrazzo giardino, uffici, lo spazio per il mercato ed una piazza interna già fruibile

Per arrivare alla conferenza stampa d’inaugurazione del Centro Commerciale Happio si deva attraversare una piazza. Scendere di un piano ed infine arrivare in una sala gremita, nel centro di una galleria di negozi e grandi marchi. Nel percorso si incontrano tanti cittadini curiosi che già alle 11 e 30 fanno la fila per arrivare ad un chiosco dove offrono, c'è scritto, “pizza e mortazza”. Siamo nel centro di Roma, è l’apertura di questo Centro Commerciale è, anche per questo, un grande evento.

LA PAROLA AL COSTRUTTORE - Il tentativo di recuperare l’ex deposito Stefer, puntando su un progetto in grado di dialogare con la città, è stato ampiamente affrontato nel corso della conferenza stampa. “Forse Roma non è ancora pronta per questo genere di  iniziative – ha ammesso la costruttrice Barbara Mezzaroma – e come dice mio padre, in questa città bisogna avere la capoccia dura. Ma alla fine siamo qua, anche a prescindere dai gufi che non ci credevano”. Il riferimento è a coloro che non capiscono che questi progetti “sono un’occasione per tutti, perché attirano investitori, creano posti di lavoro, pagano Iva e Imu”. La politica cittadina, parlando di gufi, ha disertato la presentazione. In prima fila c’è solo “ l’amico Davide Bordoni, il nostro assessore al Commercio, almeno nel cuore” sottolinea Mezzaroma, che vuole “ringraziare le amministrazioni, ma non tutte però”.

LA RIGENERAZIONE URBANA - Tornando al progetto di recupero urbano, come è stato ricordato da Luca Pastorini della Project News, il complesso “è molto più  di un centro commerciale” anche se per ora sono fruibili solo i tre livelli, 38 negozi in tutto, su cui lo stesso è articolato. Ed a proposito, nella s Si fa frequentemente richiamo “alla memoria storica” la cui “prima testimonianza è data dalle palazzine dell’ex centro direzionale Stefer che stiamo ancora restaurando”. E poi c’è il mercato, ancora chiuso, ma che presenta “le capriate in ferro del vecchio deposito ed è poi molto luminoso, per via dei finestroni che prospettano su via Vannucchi”.

LA PIAZZA - L’edificio è poi composto da una piazza, forse l’elemento centrale. “E’ una piazza urbana, anche le finiture rimandano a questo concetto. Abbiamo voluto usare una pavimentazione in pietra, per richiamare ad un luogo esterno". Si gioca molto su questo concetto dentro/fuori. “La piazza è molto importante, poiché concentra la caratteristica convivialità dell’italiano che si ritrova in uno spazio collettivo. Questa pensilina, da dove siamo entrati – osserva l’altro progettista, Stefano Benatti – possiamo considerarla un interno urbano”.

LA TERRAZZA - C’è infine un terrazzo giardino, che sarà raggiungibile dalla galleria. “Sarà un luogo protetto. attrezzato per i bambini, un luogo di relax durante lo shopping o di pausa durante una giornata di lavoro. C’è infatti un altro elemento nel complesso – ha spiegato Pastorini - Una  palazzina di uffici di 5 piani, che stiamo ancora completando. Ci saranno quindi utenze differenziate, per il lavoro, il commercio, lo svago”.Un edificio complesso e profondamente interconnesso. Una novità, in questo quadrante cittadino.

HAPPIO: la giornata d'inaugurazione

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