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Teatro Villa Lazzaroni, a sei mesi dall'inaugurazione manca il bando di concessione

Per la riapertura del teatro si procede a rilento. I fondi per acquistare poltroncine e l'impianto audio-video dovrà metterli il futuro concessionario

L'ultima apertura al pubblico del teatro di Villa Lazzaroni risale al 27 marzo del 2018. Prima e dopo, con l'eccezione della settimana della cultura svoltasi tra il 7 ed il 13 maggio, la sua enorme sala è rimasta vuota. Priva di poltroncine ma anche di pubblico. Manca in effetti il bando per affidare la concessione dello spazio. Ed a ben vedere, non è l'unica cosa che manca. C'è però una novità.

Una magra novità

"Giovedì 11 ottobre 2018 è stata approvata la delibera contenente le linee guida per l'affidamento della gestione del Teatro di Villa Lazzaroni – ha annunciato soddisfatto il consigliere municipale Roy Andrea Guido (M5s) – A seguito di questa delibera, gli uffici Municipali potranno stilare un piano di fattibilità su cui si baserà il bando vero e proprio". E' un passo in avanti. Ma a ben vedere, a distanza di quasi sette mesi dalla citata inaugurazione, il risultato ottenuto non fa stracciare le vesti

Un iter ancora lungo

"Se apre tra un anno e mezzo dobbiamo essere soddisfatti – ironizza la consigliera municipale Francesca Biondo (PD) – l'iter è ancora lunghissimo, perchè in sostanza abbiamo dato solo mandato agli uffici di scrivere un bando. Poi va pubblicato, vanno esaminate le offerte, individuato il vincitore. Ammesso e non concesso poi che il bando non vada deserto. Mancano sempre dei permessi e degli arredi, le quinte, le poltroncine. E deve essere il concessionario a farsene carico. Per un teatro municipale  – conclude la democratica – non è scontato che si formi la fila".

Chiuso da vent'anni

La storia del teatro di Villa Lazzaroni è d'altra parte piuttosto annosa. Come ha già avuto modo di ricordare l'ex presidente municipale Susi Fantino " il lavoro per riaprirlo risale a tante consilitaure fa. Parliamo del 2001. Prima di noi c'era stata la gestione di Califano che ricordo lasciò in dote tanti debiti. Allora organizzandoci con Ascanio Celestini ed altri artisti, provammo dapprima a tenere in vita la struttura, poi m’impegnai a trovare dei fondi per sistermarla". La disponibilità economica però, non fu mai sufficiente a portare il teatro alla definitiva riapertura. 

I lavori pre-inaugurazione

A marzo la presidente Monica Lozzi aveva annunciato "un'ottima notizia". Risolti "piccoli problemi burocratici" e fatta luce su una "trafila burocratica che non era chiara", l'amministrazione aveva aperto il teatro. Anche se per un solo giorno. Ma già all'epoca la minisindaca aveva dichiarato l'intenzione di metterlo a disposizione del territorio. Quell'impostazione è stata conservata.

Il futuro attesissimo bando

"Sui 365 giorni dell'anno, 60 saranno di gestione municipale e la restante parte spetterà al Concessionario per la programmazione teatrale, i momenti laboratoriali ed eventuali affitti della sala per migliorare l'offerta culturale del Teatro - ha fatto sapere il vicepresidente della commissione cultura Roy Andrea Guido -  Nei 60 giorni spettanti al Municipio troveranno spazio gratuito scuole e componenti territoriali senza fini di lucro ed il correlato calendario sarà concordato con il Concessionario". Per quest'ultimo è stato ipotizzato un affidamento della durata di sei anni. Ma l'ultima parola spetta agli uffici che dovranno cercare la formula per far rientrare il vincitore del bando delle spese che dovrà sostenere. Servono poltroncine, quinte e impianto audio-video. L'auspicio è che per scrivere il bando non occorra aspettare altri sei mesi. Quel teatro, considerando anche gli ultimi vent'anni, è rimasto inutilizzato già da troppo tempo.

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