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Villa Lazzaroni, vince il degrado. Lozzi contro il Campidoglio: "Spariti i fondi per la riqualificazione"

Anziché puntare sul rilancio il Campidoglio ha deciso di investire sulle indagini geologiche. Scelta contestata dal Municipio VII ed intanto i cittadini segnalano nuovi atti vandalici

L’annuncio della riqualificazione di Villa Lazzaroni risale al 30 maggio del 2019. In quell’occasione la Sindaca, elencando gli interventi programmati per il biennio 2019-2020, aveva inserito anche l’area verde dell’Appio latino. A distanza di un anno da quella promessa però, le migliorie attese non sono arrivate.

I vandali in azione

La fase 2 bis, al contrario, è stata foriera di brutte notizie per i cittadini che frequentano il prezioso polmone verde. “Alla riapertura di Villa Lazzaroni abbiamo notato che diverse fontane sono state danneggiate. Qualcuno si è preso la briga di staccare le grosse pietre che ne costituiscono il perimetro che poi sono state seminate in giro. Ed è un peccato – ha fatto notare Laura Anastasi, presidente del Comitato Villa Lazzaroni  – perché solo poche settimane prime dell’emergenza nuovo Coronavirus, con i volontari di Retake, ci eravamo dedicati a ripulire queste fontane”.

Un'area verde da riqualificare

I problemi di Villa Lazzaroni sono però numerosi. E vanno dalla manutenzione delle alberature a quella del verde che si è inaridito a causa d’un annoso guasto al sistema d’irrigazione. Anche la principale area giochi, situata a ridosso dell’ingresso di via Raffaele De Cesare, versa in pessime condizioni. I cittadini avevano atteso pazientemente i fondi promessi dal Campidoglio ma degli interventi auspicati, per ora, non c’è stata alcuna traccia. 

Le indagini del sottosuolo

“In occasione di un incontro svoltosi a febbraio con l'Assessora all’ambiente Laura Fiorini – ha ricordato la presidente dell’associazione Insieme per Villa Lazzaroni – ci era stato detto che, prima di dare corso ai vari interventi di riqualificazione, occorreva svolgere delle indagini sul sottosuolo. Però non ci sono più stati forniti aggiornamenti ed infatti vorremmo capire se poi sono state eseguite e se, di conseguenza, la riqualificazione può partire”.

La voragine chiusa

Villa Lazzaroni per oltre un anno e mezzo ha convissuto con un cantiere. Era causato dall’apertura di una voragine la cui sistemazione si è rivelata più laboriosa del previsto. L’intervento però è stato portato a termine alla fine del 2019 e da allora, le transenne che delimitavano la voragine, sono anche state rimosse.

La storia dei finanziamenti

“Su Villa Lazzaroni sta succedendo qualcosa che ha dell’incredibile – ha premesso la minisindaca Monica Lozzi – Per tutto il 2019, il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale aveva dichiarato al Municipio di essere al lavoro per un progetto di riqualificazione già finanziato con 200mila euro. Addirittura era stata prospettata la possibilità di ottenere anche più risorse”. Una possibilità che era stata comunicata, dal Municipio, anche ai cittadini.

Lo spreco di risorse

La fase 2 del nuovo Coronavirus non ha però portato fortuna a Villa Lazzaroni. “Abbiamo notato che i 200mila euro, stanziati nel 2019, nel bilancio del 2020 non ci sono più – ha dichiarato Monica Lozzi – al loro posto ci sono 60-80 mila euro destinati alle indagini geologiche. A noi sembra uno spreco di soldi e ci domandiamo perché, innanzitutto, non era stata evidenziata quest’esigenza lo scorso anno. Indagini geologiche sono già state effettuate nel 2012 e di nuovo nel 2019. Di conseguenza chiediamo che il Comune ripristini il finanziamento per riqualificare Villa Lazzaroni”. I cittadini non possono attendere ulteriormente.
 

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