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Arco di Travertino Appio Latino / Via Rocca di Papa

Arco di Travertino: “la chiusura del parco di via Rocca di Papa è totalmente illegittima”

La chiusura dell’area cani e del parco nel Punto Verde Qualità in via Rocca di Papa è avvenuta a fine febbraio. Siracusa: “Il concessionario si era impegnato a garantire la fruibilità dell’area e non può permettersi di chiuderla”

A fine febbraio, con sorpresa e forte rammarico dei residenti, pesanti catene ed alcuni lucchetti sono comparsi sui cancelli del parco di  via Rocca di Papa e nell’adiacente area cani. Chiusi al pubblico. Per decisione unilaterale della Zonoè srl, società concessionaria del Punto Verde Qualità 9.1 che le suddette aree comprende e di cui avrebbe dovuto garantirne la manutenzione.

CHIUSURA ILLEGITTIMA - La protesta dei residenti non si è fatta attendere. E ne è seguita una raccolta firme, per chiedere di riaprire quegli spazi tanto apprezzati. Sia per portarvi i figli. Sia per farvi correre gli amici a quattro zampe. Dal Municipio, fatto salvo per un rapido accenno in comunicato del Presidente Fantino, non ci risultano apprezzabili iniziative. Eppure “La chiusura del parco di Via di Rocca di Papa da parte del concessionario del Punto Verde Qualità Arco di Travertino è totalmente illegittima, visto l’atto d’obbligo stipulato il 4 luglio 2008 con il Comune di Roma che impegnava il concessionario a manutenere l’area” dichiara l’ esperto in Punti Verde Qualità Federico Siracusa, già Consigliere nel Municipio IX.

L'IMPEGNO ASSUNTO - “La Società Zonoè S.r.l. ha sottoscritto in data 3 ottobre 2008, presso lo studio del Notaio Igor Genghini, un ‘Atto d’Obbligo impegnandosi alla manutenzione a sue spese, secondo quanto previsto dalla normativa tecnico regolamentare relativa ai P.V.Q., dell’area in argomento, presa in consegna, come da verbale, in data 4 luglio 2008’ – osserva Siracusa che aggiunge - Al fine di riequilibrare l’entità dell’investimento da parte della Società assegnataria, è necessario che gli importi sostenuti dall’Amministrazione Comunale per la realizzazione di parte delle opere a verde, vengano rimborsati dalla Zonoè S.r.l.”. Ne consegue che “la Zonoè S.r.l., con Atto d’Obbligo – Notaio Igor Genghini del 27 gennaio 2010, si è impegnata a rimborsare al Comune di Roma, Euro 347.133,92 al netto dell’I.V.A.” spiega carte alla mano l’esperto in Punti Verde Qualità.

LA CHIUSURA E LA VARIANTE - Secondo Siracusa, la conseguenza di quell’atto notarile è che “il concessionario, la Zanoè S.r.l., si è impegnato a garantire la fruibilità dell’area a beneficio dei cittadini e non può in alcun modo permettersi di chiudere il parco giochi, l’area cani ed i giardini perché il Comune di Roma non avrebbe approvato la richiesta di una perizia di variante.  Inoltre – prosegue Siracusa -  possibile che dopo aver presentato il progetto esecutivo, in data 8 giugno 2010, si richieda già la realizzazione di una variante? Il Comune di Roma e l’Assessore all’Ambiente devono chiarire la questione e qualora venissero confermate le presunte irregolarità inviare una diffida al Concessionario”.

UN VECCHIO BANDO - La vicenda del Punto Verde è presto riassunta dall’esperto, cui abbiamo chiesto ragguagli. “Si tratta di un bando nato male, visto che una parte delle aree verdi del PVQ interessate dal bando del 1995 sono state successivamente escluse in quanto si trattava di aree private. Pertanto il progetto del Punto Verde Qualità è stato fortemente ridotto e attualmente consta di soli 8.500 metri quadrati. Ciononostante, il quadro economico dell’investimento per realizzare il Punto Verde Qualità Arco di travertino è incredibilmente molto elevati, poichè è pari a 9.161.810,50 euro. Il quadro economico è stato approvato dalla Giunta Capitolina in data 5 maggio 2010, mentre la Convenzione è stata stipulata il 18 novembre 2010”.

LA VICENDA ED IL MUNICIPIO - Riassumendo, diciannove anni fa è stato fatto un bando. Molto tempo più tardi  la Zanoè srl  subentra alla vincitrice del bando e viene chiesta una variante al progetto esecutivo. Dopo altri tre anni, non essendo riuscita ad ottenerla, chiude il parco e l’area cani. Il Municipio, intanto, assiste apparentemente impotente. “Nonostante le tante sollecitazioni al Dipartimento Ambiente per affrontare la questione del PVQ di via Rocca di Papa – ha ammesso con una nota il Presidente Fantino -   le nostre richieste continuano a rimanere inevase”. E sempre  nella stessa nota risalente a tre settimane fa,  il Minisindaco faceva riferimento al “ fallimento del concessionario, a seguito del quale non è stata più garantita l’apertura e la chiusura dell’area verde”.

IN CASO DI FALLIMENTO - Riprendiamo il discorso con l’esperto dei Punti Verde Qualità. “Sembrerebbe che siano stati concessi importanti finanziamenti con la garanzia del Comune di Roma al concessionario. Ma a questo punto gli interrogativi da porsi sono altri ed in particolare interessano la redditività dell’investimento in corso di realizzazione – osserva e conclude Siracusa - visto che nel caso in cui l’investimento dovesse rivelarsi fallimentare sarà il Comune di Roma a dover restituire i prestiti alle banche”. Col risultato di avere un parco chiuso. Un’area cani non più utilizzabile. E parecchi soldi da restituire alle banche.

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