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San Giovanni San Giovanni / Via Nola, 5

Scup "torna a casa": via Nola 5 di nuovo occupato

Gli attivisti di Scup (Sport e cultura popolare) sono tornati nel vecchio stabile da dove erano stati sgomberati lo scorso 25 gennaio

Scup non si arrende. Dopo lo sgombero del 25 gennaio gli occupanti di via Nola 5 riprendono possesso dell'edificio dove lo scorso maggio è nata un'occupazione "di nuova generazione". Così l'hanno definita gli attivisti, che alla semplice appropriazione del palazzo davano qualcosa in più. Una palestra, un'accademia di capoeira, un'osteria, una biblioteca, una scuola popolare, corsi di lingua, un'area bimbi, uno sportello di consulto psicologico, una web radio.

Un progetto avviato da un gruppo di educatori sportivi, precari e disoccupati, guidati da Action, che qualche settimana fa era stato sgomberato dalle forze dell'ordine. Gli occupanti però erano stati chiari:"Nessuno può annientare Scup". E dopo l'iniziale occupazione di un palazzetto dell'Atac abbandonato in via Monza, sempre nel quartiere di San Giovanni, gli attivisti sono tornati. Come mostrano chiaramente le immagini video.  

LA STORIA DI SCUP - Scup nasce il 12 maggio scorso. Lì, nel nuovo polo sportivo popolare, ha operato fino al 2004 l'ex motorizzazione civile. I locali erano di proprietà del Ministero dei Trasporti fino al conferimento in un fondo immobiliare, il Fip (Fondo Immobili Pubblici), promosso dal Ministero dell'economia e gestito dalla società Investire Immobiliare.

Nel 2010, come spiegato dagli occupanti, il Fip ha venduto lo stabile a un'altra società, "nata e chiusa poco dopo l'acquisizione del palazzo". A quanto emerso infatti la società sarebbe al momento inattiva. Dunque, se a quanto pare il palazzo non farebbe più parte ufficialmente del demanio statale, non è chiaro quale sarà il suo destino. Esattamente quanto è chiaro invece che gli occupanti da lì non si spostano, a costo di bloccare la via per giorni.

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