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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Pup di via Albalonga non si costruirà: Alemanno cede ai residenti

Il piano prevedeva la realizzazione di un parcheggio composto da 157 box e 30 posti per la sosta a rotazione. Sulla decisione del Comune ha pesato l'abbandono del cantiere per il fallimento della ditta e i conseguenti disagi per i residenti

Alla fine, dopo un anno e mezzo di battaglie il parcheggio di Via Albalonga non si farà.  Gianni Alemanno, ha infatti firmato l’ordinanza con cui viene revocata l’approvazione del progetto e  pronunciata la decadenza della convenzione con la società responsabile della costruzione del parcheggio, arrendendosi alle proteste del Comitato Cittadini di Via Albalonga, anche se sulla decisione dell'Amministrazione ha pesato non poco il fallimento della società Edilizia del Mare del Sole srl, fattore che ha complicato ulteriormente una situazione già di per sè critica.

“Ringraziamo il sindaco, il Delegato ai parcheggi, Vannini, le Istituzioni comunali per la disponibilità ad ascoltare le richieste e le denunce che da mesi andavano facendo i cittadini di via Albalonga, e per aver saputo portare ad una felice conclusione una vicenda che si stava trascinando da troppo tempo, dopo il fallimento della ditta e il suo abbandono del cantiere”.

A parlare a nome dei residenti è il Comitato Cittadini di Via Albalonga, associazione che nell’ultimo anno e mezzo ha combattuto strenuamente perché il progetto fosse rimesso nel cassetto. Un parcheggio che, dicono dal comitato, “avrebbe messo a rischio la stabilità dei palazzi”, ma anche viziato, dicono, da numerose inadempienze tecniche, finché il fallimento della ditta e il conseguente abbandono del cantiere non hanno convinto l’Amministrazione a lasciar perdere.

“Si conclude così - continua la nota - una vicenda iniziata a febbraio dello scorso anno con il taglio di metà degli alberi della strada e le manifestazioni di protesta dei cittadini in via Albalonga e sotto il Campidoglio, continuata con le numerose denunce delle inadempienze tecniche portate avanti dai periti incaricati dal Comitato, fino a luglio scorso, quando il fallimento della ditta e l’abbandono del cantiere aveva provocato ulteriori disagi ai residenti, con la strada trasformata in discarica e pericoli di tutti i generi per i pedoni”.
 
“Una situazione grave, che, unita alle inadempienze economiche della ditta,
ha spinto l’amministrazione ad avviare nel dicembre scorso la procedura di decadenza della Convenzione, per la prima volta nella storia del Piano Urbano Parcheggi della Capitale – conclude – Confermiamo fin da ora al Comune e al Delegato del Sindaco la nostra piena disponibilità per avviare un processo partecipativo per la rimozione del cantiere e il ripristino dello stato dei luoghi, a partire dalla ripiantumazione degli alberi abbattuti.

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