rotate-mobile
San Giovanni San Giovanni / Via Sibari

Dopo Totti, Steve Jobs e Don Gallo: in arrivo altri miti sui muri

Dopo il murales di Totti, in arrivo quello di Steve Jobs e Don Gallo. L'Associazione 999Contemporary, che ha portato la Street Art nella Capitale, racconta il proprio progetto

Il viso di Francesco Totti disegnato su una parete della scuola Pascoli, a Porta Metronia, è sola la prima di una serie di quattro opere dedicate alla “Mitologia Contemporanea” che impreziosiranno i muri del Municipio VII. Si chiama Street Art e, se è arrivata nella Capitale, lo si deve all’Associazione 999Contemporary.

LA STREET ART A ROMA - Una felice e lungimirante intuizione d' una coppia, l'attrice Francesca Mezzano e lo sceneggiatore Stefano S. Antonelli, che sono partiti da una semplice considerazione : "A Roma l’arte contemporanea ci annoiava, poiché era diventata élitaria,  così  ci siamo detti:  non sarà questa  la forma d’arte  contemporanea più divertente?” . Il successo di pubblico, ha immediatamente  fornito la risposta. “La nostra idea  non era di esporre gli artisti in galleria, quanto piuttosto di chiamare gli artisti e farli dipingere in strada. Ma noi stiamo a Testaccio, centro storico tutelato dalla Sovrintendenza, e quindi abbiamo dovuto spostarci. Il luogo più vicino era Ostiense e così  siamo andati a parlare con Andrea Catarci e l’Assessore alla cultura che ci hanno proposto degli spazi da riqualificare. Da parte nostra, avevamo anche il vantaggio di non richiedere un euro di finanziamento pubblico”.

LA CAPPELLA SISTINA DELLA STREET ART - E la scommessa, ha rapidamente preso piede. “Abbiamo cominciato con un sottopasso di via Ostiense, per il quale abbiamo chiamato 6 Street Artist italiani più uno straniero GAIA, un mega artista americano che si trovava a passare nel nostro paese. E così è partito il primo progetto, che ha ottenuto una risposta di pubblico incredibile”. Il pubblico, già. Gli strepitosi risultati finora ottenuti da 999Contemporary non ci sarebbero mai stati, se il pubblico romano non si fosse mostrato ricettivo. “Quando abbiamo lavorato al sottopasso – ci racconta sempre Stefano Antonelli – ricordo che è arrivato un signore che ci ha portato un blocchetto di 20 euro. Io gli avevo spiegato che erano artisti di strada, e lui aveva capito che fossero indigenti. Invece parliamo di gente che vende quadri a 10mila euro al pezzo. Quando l’ha capito, è tornato con due teglie di lasagne”. Un lavoro molto riuscito. “Il New York Times- fa notare, giustamente orgoglioso, Antonelli - l’ha definito la Cappella Sistina della Street Art. Da lì in poi Catarci ci ha proposto altre aree da riqualificare, e noi abbiamo continuato”.

IL PROGETTO DI 999CONTEMPORARY - Nel frattempo, 999Contemporary ha cominciato a sviluppare un progetto. “Lo abbiamo strutturato in tre fasi. In primis siamo riusciti a trasformare un fenomeno selvaggio ed illegale in un fenomeno rispettoso delle regole. Poi abbiamo studiato l’aspetto espositivo. Abbiamo allestito un piccolo spazio a Testaccio e gli artisti che vogliono confrontarsi sul mercato, lì lo possono fare, perché gli mettiamo a disposizione la galleria. Ha molto successo –riconosce Antonelli – il 25-50% degli introiti derivanti dalle vendite le prende l’artista, una piccola parte la teniamo per le spese ed almeno il 50 %, per statuto, va in opere pubbliche. Questo meccanismo ci ha consentito di mettere a disposizione 87mila euro per le opere che, finora, abbiamo realizzato attraverso un progetto curatoriale – di cui Antonelli è il diretto responsabile – La terza fase del nostro progetto è quella del centro studi : abbiamo iniziato a valutare  insieme ai nostri volontari come curare 24 opere di 20 metri sulla città. L’ impatto visivo è molto  importante, quindi ci devi ragionare attentamente sopra. E’ una responsabilità- riconosce Antonelli -Per quanto riguarda l’opera che ritrae Francesco Totti è da luglio che ci stiamo ragionando, e sapevamo cosa sarebbe successo”.

LOTTARE CONTRO I PREGIUDIZI - E sempre sul murales di via Sibari, il curatore di 999Contemporary ci spiega “Lavoravando con Lucamaleonte  (lo Street Artist che l’ha realizzata nda)  per preparare la sua dimostra che faremo sabato  15, abbiamo riflettuto sul fatto che come italiani  siamo sempre in svantaggio. Siamo sempre indietro – osserva Antonelli – Lucamaleonte mi ha detto ‘allora io  voglio parlare proprio di questo, quello che noi siamo: l’Underdog, il pugile perdente”. E’ questa la definizione anglosassone che si dà al boxer che, quando sale sul ring, è già dato per sconfitto. “ Volevamo lavorare su chi non scommetteresti, e per questo – prosegue il papà di 999Contemporary - Lucamaleonte ha voluto fare un progetto sulla 'Mitologia Contemporanea'. Paradossalmente Totti si trova in una situazione di svantaggio ed esclusione, come gli anziani della nostra società e quindi abbiamo pensato di fare questo”. Totti come personaggio che vive una condizione di svantaggio, per chi lo vede come un mito, è difficile da accettare. “E’ una provocazione – chiarisce Antonelli – ma parte da un dato reale: Balotelli che gli dice ‘spostati vecchio’ costringe il capitano giallorosso ad una riflessione. Arrivi ad un certo punto della tua vita che uno ti chiama vecchio e allora devi lottare contro un pregiudizio.”

Street Art a Roma: le opere di 999Contemporary

I MURALES NEL VII MUNICIPIO - Chiarito il senso della frase che accompagna il ritratto di Francesco Totti, Antonelli ci fa sapere che il progetto nel Municipio VII è appena iniziato. “Continueremo questo ciclo  sulla Mitologia Contemporanea con altri 3 grandi ritratti con delle scritte. Stiamo valutando. Il prossimo artista sarà JAZ un argentino. Stiamo valutando di interpretare Don Gallo e Steve Jobs con una frase “c’è ancora un’altra cosa…” . Di sicuro c’è che lavoreremo ancora con il municipio di Susi fFntino.  Che ha avuto un gesto di grande coraggio, raro nella politica. I politici cercano consenso, lei invece ha accettato questa sfida” osserva Antonelli “ E continueremo quindi nel suo municipio, dove alla fine realizzeremo due ritratti centrali e due periferici: ci piace il discorso di unire il centro con le periferie, poiché può essere utile anche per un discorso di tipo turistico.  La prossima opera – confida il curatore di 999Contemporary -la faremo al Quadraro”.

PROGETTI IN CANTIERE - Il progetto dell’Associazione di Francesca Mezzano e Stefano Antonelli, è ormai catapultato verso un successo facilmente preventivabile. “Si sono aperte delle praterie – ammette Antonelli - La formula del costo zero per l’amministrazione, ed a proposito consentimi di ringraziare l’OIKOS, un’azienda di Cesenatico specializzata in vernici di alta qualità, che ce le fornisce gratuitamente. E non è da poco, visto che 5 litri costerebbero 250, poiché  oltre a resistere 99 anni sono vernici in grado di assorbire il CO2”. Ma oltre al costo zero  per l’amministrazione municipale,  “il fatto di aver scommesso sugli artisti italiani, che finora nel nostro paese non trovavano spazio”, sta aprendo molte porte a 999Contemporary. “Il nostro obiettivo, in 4 anni, è di arrivare alla Biennale di Venezia – ammette Stefano S. Antonelli – nel frattempo  da fine maggio a tutto giugno cureremo una mostra al Macro”. E non solo “Francesca  - c’informa alla fine dell’intervista Antonelli - ha partecipato ad una puntata pilota, come giudice, del programma ‘Street art la sfida’ che prevede la presenza anche del critico d’arte Gianluca Marziani e dello Street Artist Ozmo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo Totti, Steve Jobs e Don Gallo: in arrivo altri miti sui muri

RomaToday è in caricamento